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Intervista a Simone Bernardi, titolare di MYTHS - Book for Buyers
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Intervista a Simone Bernardi, titolare di MYTHS

Intervista a Simone Bernardi, titolare di MYTHS

MYTHS è riconosciuta in tutta Italia per l’expertise ed in particolare per il pantalone, sia maschile che femminile: c’è un motivo in particolare che vi lega a questa categoria?

Il nostro brand nasce con i pantaloni da uomo, frutto del know how tramandato dall’azienda da cui tutto è partito; la Fradal, storico pantalonificio classico della nostra zona. Dall’esigenza di creare un pantalone più informale, sia nel look che nelle vestibilità, prende il via l’avventura di Myths. Inizialmente solo per la parte uomo e da 5 anni anche con la linea donna.

Siete nati nel 2005, ma il vostro prodotto suggerisce un know-how molto radicato. Quali sono le origini di MYTHS? Come descriverebbe l’anima del brand?

Come dicevo prima, siamo nati per l’esigenza di creare un pantalone moderno e versatile, con un alto contenuto di ricerca, alternativo a quelli che la proprietà già faceva, indirizzati ad un mondo più classico. L’anima del brand va ricercata nella nostra storia famigliare, cioè quella del mio babbo, Luciano Bernardi ( “Lucio”, per tutti noi in azienda) che ha creato l’azienda GDM. Personalmente ho seguito e in qualche modo “generato” Myths, e sono un po’ direttore creativo, un po’ stilista, un po’ direttore generale… Myths è nata con l’idea di rappresentare dei capi “evergreen”, che non seguono la moda del momento, ma che la vogliono abbracciare con uno stile unico, caratteristico e sempre attuale.

La vostra azienda incarna perfettamente l’arte del saper fare italiano in fatto di moda artigianale: come gestite la filiera e quali sono le aree produttive dove puntate di più l’attenzione?

La particolare attenzione che poniamo ai lavaggi e ai trattamenti, ci porta ad effettuare tutte le lavorazioni finali in Italia. Di più, le effettuiamo con partner che le possono interpretare ai massimi livelli qualitativi e innovativi. Inoltre, la sostenibilità è sempre più un argomento imprescindibile. Per la prossima stagione estiva abbiamo una serie di linee ottenute con tessuti sostenibili sia nella filiera che nella composizione. Le stesse tinture in capo sono inoltre realizzate in Emilia Romagna, terra sede del Brand, per avere una filiera “corta” in strutture certificate e a basso impatto ambientale.

La materia prima risulta fondamentale nella creazione di un prodotto di alta qualità: come la scegliete?

Solitamente scegliamo tessuti innovativi con la stessa cura con la quale cerchiamo negli archivi dei nostri fornitori: adoriamo però creare collaborazioni con i produttori di tessuti, soprattutto de di alta qualità o innovativi. A tal proposito, questa stagione saremo partner di Tessitura Taiana, azienda leader nella produzione di tessuti tecnici destinati allo Sport ad altissimo livello, usati in particolar modo dagli Atleti Olimpionici. La linea “Athletic Performance” nasce per portare gli incredibili standard di elasticità, traspirabilità, ultra leggerezza e capacità di attivare il microcircolo, dall’uso sportivo alla vita di tutti i giorni. Questa linea, inserita sia nella collezione Uomo che in quella Donna, è realizzata anche in microdisegni e Galles tinti in filo: questo rappresenta un’autentica novità nel campo dei Tessuti “Active”. Il tutto nella consapevolezza di proporre ai nostri Clienti quanto di meglio esista oggi sul mercato in fatto di tessuti per il tempo libero.

La vostra sartorialità spicca rimanendo attenta alle tendenze del panorama internazionale. Come siete riusciti a fondere un immaginario giovane con la tradizione sartoriale italiana?

Ci piace mixare, fondere e ricercare. Stiamo attenti a fornire contenuti di qualità ai nostri capi, come ad esempio la speciale “gonnella”, cioè un rivestimento con imbastitura apribile all’interno della cinta del pantalone maschile, oppure ancora ai bottoni, alle finiture, all’imbastitura sartoriale riportata sulla tasca laterale sinistra di tutti i capi tinti in pezza.

La pandemia ha influito fortemente sulle manifatture tessili di tutta Italia, ma con la vostra campagna FW21 avete dimostrato di non esservi fermati durante questo freddo inverno: qual è la ricetta per una ripresa sostenibile?

La pandemia ci ha ancora di più confermato che la strada che stavamo percorrendo fosse quella giusta. Diamo grandissima attenzione al Cliente, stiamo realizzando un customer care sempre migliore, siamo rivolti all’ambiente nella creazione delle collezioni e abbiamo un’ancora più marcata ricerca di prodotto e di trattamenti.

Quali sono i progetti futuri di MYTHS? Dove sarà l’azienda tra 3 anni?

Stiamo lavorando fortemente sulla comunicazione, per poter veicolare i valori fondamentali del Brand. Proprio in questo momento, per esempio, siamo impegnati in un bel progetto digital che stiamo veicolando sul nostro profilo Instagram che prevede un confronto/intervista con alcuni tra i nostri top Clients italiani ed Esteri. I risultati stanno andando oltre ogni più rosea aspettativa. Tra tre anni ci auguriamo che Mtyhs sia un brand ancora più affermato e posizionato nei migliori contenitori del mondo.